Il curatore Adriano Màdaro il 30 ottobre ha incontrato il Direttore del Museo della Città Proibita, Prof. Li Ji, nel suo ufficio che un tempo ospitava lo studio del principe Hong Li, futuro imperatore Qianlong. Nel corso dell’incontro sono stati definiti i dettagli per il prestito dei reperti che il “Museo del Palazzo” (questo è oggi il nome ufficiale della Città Proibita) fornirà alla terza Mostra dedicata alla Dinastia Ming.
La Mostra Gengis Khan e il Tesoro dei Mongoli allestita da oltre sei mesi a Casa dei Carraresi chiuderà i battenti domenica prossima 11 maggio. Il giorno precedente, sabato 10, la mostra sarà aperta fino alle ore 22 e a partire dalle ore 18 sarà organizzato un “Commiato di Gengis Khan” con brindisi offerto a tutti i visitatori. Per chi volesse visitare l’esposizione è cosigliato l’ingresso non oltre le ore 21.
Anche nel weekend del primo maggio si è registrata un’alta affluenza di pubblico con folti gruppi di turisti stranieri.
A Treviso è in arrivo la squadra di esperti museali cinesi per sovrintendere al delicato lavoro di disallestimento che inizierà il 12 maggio, per concludersi prevedibilmente in una decina di giorni. I reperti, imballati nelle casse speciali, saranno trasportati a Pechino con un volo della Lufthansa per proseguire poi verso i 60 musei di appartenenza sparsi nelle regioni a nord della Grande Muraglia.
Il curatore Adriano Màdaro seguirà in Cina tutta l’attività di riconsegna dei reperti e proseguirà la visita dei Musei e dei siti archeologici dai quali sceglierà, insieme alla Commissione Scientifica, i reperti della prossima mostra 2009-2010, che sarà intitolata “La Città Proibita e Matteo Ricci alla Corte dei Ming”.
L’esposizione, che costituirà la terza puntata del progetto delle Grandi Mostre “La Via della Seta e la Civiltà Cinese”, promosse da Fondazione Cassamarca con l’Accademia Cinese di Cultura Internazionale di Pechino, illustrerà e indagherà il periodo di storia cinese tra il 1368 e il 1644, in pratica l’intero arco della Dinastia dei Ming.
Il gruppo di studio dei Musei prestatori delle opere esibite alla Mostra di Treviso in visita ufficiale alla Casa dei Carraresi
Con il rituale del taglio del nastro, proprio di queste grandi occasioni, la Mostra Gengis Khan e il Tesoro dei Mongoli è stata inaugurata ieri a Casa dei Carraresi. Hanno fatto gli onori di casa il presidente di Fondazione Cassamarca On. Avv. Dino De Poli e Adriano Màdaro, curatore della Mostra. Il presidente di Fondazione ha ribadito l’importanza di alimentare i contatti culturali tra i due Peasi e rilanciare l’antica amicizia che li lega.
“Con la Mostra di Treviso si rinnova la grande amicizia tra Italia e Cina che ha visto in Marco Polo, grande viaggiatore veneziano, uno dei simboli più significativi”. Queste le parole dell’Ambasciatore cinese in Italia, Dong Jinyi, in una sala affollata di oltre duemila ospiti, autorità militari e civili. Presenti anche il Sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo, il Vicepresidente della Provincia Floriano Zambon, il Prefetto Capocelli, il comandante della Guardia di Finanza Claudio Pascucci, il vescovo di Treviso Andrea Bruno Mazzocato, il Direttore Generale della Fondazione Italia Cina Alcide Luini.
E’ arrivata a Treviso venerdì pomeriggio, poco prima dell’inaugurazione, la nota giornalista televisiva di “Turisti per caso” Syusy Blady assieme al suo collaboratore Surong Badengi due ospiti hanno visitato le sale di Casa dei Carraresi dimostrando una grande curiosità e un grande interesse per quanto esposto in Mostra.
L’autorevole “Giornale dell’Arte” di ottobre, nell’inserto “Vernissage”, ha inserito la Mostra “Gengis Khan e il Tesoro dei Mongoli” tra le prime venti rassegne d’arte a livello mondiale. La graduatoria è stata presentata nella rubrica “La crème de la crème” con la raccomandazione “da non perdere”.
Hohhot, Mongolia Interna. Il curatore della Mostra Adriano Màdaro e il direttore del Museo della regione della Mongolia Interna Prof. Shao mentre firmano il contratto relativo ai prestiti dei reperti che saranno esposti alla Mostra di Treviso.
Il Presidente di Fondazione Cassamarca Dino De Poli con il curatore della Mostra Adriano Màdaro ospiti d’onore al Congresso Mondiale per l’ottavo centenario della salita al trono di Gengis Khan, imperatore dei Mongoli celebrato nel Palazzo del Parlamento di Ulaan Baatar, capitale della Mongolia.
Il Professore Shagdaryn Bira, massimo studioso della storia mongola e Presidente dell’Associazione degli Studi Mongolistici, tra il Presidente De Poli e il Curatore Adriano Màdaro. Sulla sinistra il pittore Nyamaa Ganbat, autore di alcune tavole esposte alla Mostra.
Nel deposito blindato del Museo di Hohhot (Mongolia Interna) il curatore Adriano Màdaro assistito dal vicedirettore del Museo, sceglie i reperti per la Mostra 2007-2008
Giorni di fitti incontri per Adriano Màdaro con i direttori dei Musei delle principali città mongole e con gli autori della commissione scientifica per l’accurata scelta dei reperti in vista della prossima mostra del 2007 a Casa dei Carraresi.
Nella foto il curatore del progetto delle Quattro Grandi Mostre sulla Cina nel piazzale antistante il Museo di Chifeng, nella Mongolia Interna in questi giorni sotto una morsa di gelo a più di 20 gradi sotto lo zero, dove ha esaminato reperti appartenenti alle Dinastie Liao, Jin e Yuan. In queste settimane Màdaro si trova in Mongolia per i sopralluoghi ai Musei e ai siti archeologici ed è già al lavoro per la prossima mostra che sarà ospitata a Casa dei Carraresi nel 2007 e che avrà come tema “Il Tesoro dei Mongoli” (970-1368). Un altro grande affascinante appuntamento con la Storia cinese a Treviso.
Dopo il sopralluogo al Museo Regionale e la visita ai siti archeologici di Yinchuan, capitale del Ningxia Hui, Stato nel Nordovest della Cina incuneato tra la Mongolia Interna, il Gansu e lo Shaanxi, il curatore scientifico Adriano Màdaro è approdato a Huhehot, capitale della Mongolia Interna. Nel Museo di Huhehot, tra i vari interessantissimi reperti, è conservata anche la sella attribuita al famoso condottiero Gengis Khan. Proclamato nel 1206 “Gran Khan” dei Mongoli, nel 1221 avviò la realizzazione del grande progetto di conquista della Cina con la presa di Pechino nel 1215. In breve tempo conquistò anche Bukhara, Samarcanda, altre numerose città, l’intero Iran orientale, il Khorasan e l’Afghanistan, la Russia meridionale, la Crimea e gli Urali. Morì improvvisamente nel 1227 ma le sue gesta, la sua abilità politica e la sua tolleranza verso le popolazioni vinte lo hanno reso uno dei più grandi condottieri della storia.
Nella foto: Adriano Màdaro insieme a Mrs. Wulantuoya, Direttrice del Museo di Huhehot, accanto alla statua di Gengis Khan.
“La Nascita del Celeste Impero” (221 a.C.-960 d.C.), tema della prima delle quattro Grandi Mostre biennali ospitate a Casa dei Carraresi fino al 2011, sta suscitando un grande interesse su tutto il territorio nazionale. Le troupe di note e prestigiose trasmissioni televisive – come “Galatea” di Rai 2, “Italia che Vai” e “Speciali Superquark” di Rai 1 – sono giunte a Treviso nelle prime settimane di apertura della Mostra per realizzare servizi e interviste al curatore scientifico, Adriano Màdaro, che è già al lavoro per la prossima Mostra in programma nel 2007. “Il Tesoro dei Mongoli” (970-1368) sarà infatti il titolo del prossimo grande appuntamento a Casa dei Carraresi e Màdaro è partito alla volta della Mongolia per i sopralluoghi nei musei e nei siti archeologici.
Nella foto il curatore al cimitero imperiale a 20 km. da Yinchuan, capitale della Dinastia Xi Xia. La piramide che si intravvede alle sue spalle è la tomba di Yuan Hao, fondatore della suddetta Dinastia.